- Dossier: Marilyn Monroe su Epoca -

cover-1954Questa pagina è dedicata a tutte le apparizioni di Marilyn sulle pagine di Epoca, dalla prima copertina del 1953 fino ai servizi commemorativi, ancora parecchi anni dopo la morte. L’atteggiamento del settimanale nel corso degli anni rispecchia in pieno l’opinione pubblica di allora: disprezzo superficiale dapprincipio, poi interesse affettuoso, poi amore e mitizzazione, fino al dolore incolmabile della perdita. Seguite con noi questa lunga (ma brevissima) cavalcata di una delle ultime autentiche dive del firmamento hollywoodiano, dei suoi incontri, dei suoi amori e dei suoi grandi dolori.

Ecco, per cominciare, alcune delle copertine a lei dedicate:

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E qui invece ci sono tutte, corredate di indici in un unico file pdf:

Copertine con Marilyn (30 pagine pdf)

Il primo articolo, del 1953, è di Domenico Meccoli che seguì per molti anni la cronaca cinematografica. Marilyn, già una star negli Usa (oltre dieci film tra cui Giungla d’asfalto, Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde) viene trattata come “la bellissima di turno”, una bellezza che presto verrà dimenticata. La didascalia della foto qua sotto è piuttosto elequente. Il servizio è corredato da una breve biografia con qualche particolare scabroso.

Miss-torta-di-formaggioSi chiama Marilyn la dottrina di Monroe

Siamo ancora nel 1953. Domenico Meccoli firma questa recensione ancora non troppo benevola, che parte descrivendo l’ostentato ancheggiare dell’attrice:

Marilyn Monroe sulle Cascate del Niagara

Al principio del 1954 (N. 172 del 17 gennaio), un servizio a colori di 4 pagine dal titolo un po’ ammiccante, curato da Alfredo Panicucci, racconta della piccola disavventura di una distorsione alla caviglia e approfitta per delineare ancora una volta la biografia della “donna più desiderata del mondo”. Lo strano titolo dell’articolo viene svelato solo alla fine.

Le ventitrè curve di Marilyn

Siamo ancora nel 1954, in agosto. I pochi mesi che son passati dal servizio precedente hanno visto Marilyn sposare il suo primo, “vero” amore, Joe Di Maggio, dopo il divorzio dall’oscuro uomo che aveva sposato a 16 anni. È uscito anche un nuovo film: Come sposare un milionario. Una buona occasione per dedicare alla diva un servizio in due puntate (nn. 202 e 203, 15 e 22 agosto 1954), con tante foto, il matrimonio e un po’ di buoni sentimenti americani: famiglia, figli, patriottismo. Intanto Marilyn studia canto e vende un milione di copie di Diamonds are a glirl’s best friend

Faceva correre il cavallo di Gene Autry – Duemila persone al matrimonio segreto

Novembre, sempre 1954. Il “romanzo del secolo” tra il campione italoamericano, forse troppo geloso, e la diva di Hollywood termina con un divorzio dopo soli nove mesi. Ecco l’analisi di questo fallimento sentimentale, scritto da qualcuno che non sembra esattamente neutrale (n. 217, 28 novembre 1954).

Così finì un amore

Ormai il mito è consolidato. Anche in assenza di notizie vere e proprie sull’attrice, si sa che i lettori ne richiedono la presenza sulle copertine e nelle pagine dei rotocalchi. Epoca non si esime, presentando un breve servizio fotografico con Marilyn immersa in una vasca di schiuma, e un altro che presenta alcune improbabili “sosia” della diva. Siamo nell’estate del 1955:

Marilyn senza vecchioni

Siamo tutte Marilyne

Per festeggiare i suoi 29 anni e il suo nuovo stato di “single” Marilyn si è fatta costruire una villetta a Los Angeles, sulle rive del Pacifico. La inaugura a novembre del 1955, con un party e uno scherzo che paralizza il traffico lungo la costa e coinvolge la Polizia:

Marilyn padrona di casa

Party-1955

Al party per l’inaugurazione della sua nuova (e prima) casa sul Pacifico.

Nel natale del 1955 esce in Italia il Quando la moglie è in vacanza, di Billy Wilder. Il film riempie le sale e ottiene il consenso unanime della critica. Filippo Sacchi pubblica un piccolo saggio a sfondo antropologico, nel quale la Monroe viene paragonata alla classica bambola, trastullo dei bambini, ma in carne e ossa e per grandi. Sacchi non tralascia di denunciare il malcostume dei gestori delle sale, che permettono di riempirle oltre ogni misura, “peggio degli Zulù”.

Impagabile Marilyn bambola per grandi

Intanto Marilyn ha lasciato Hollywood e si è trasferita in un appartamento a New York. Spiega questa fuga con la paura di finire in un cliché fin troppo scontato, e con la voglia di migliorare la propria professionalità, con l’Actor’s Studio e fino al grande traguardo di Broadway. Il grande Nantas Salvalaggio, allora corrispondente da New York per varie testate italiane, realizzò un’intervista esclusiva. Si dice che si fece precedere da un enorme mazzo di rose rosse, e che suscitò la gelosia di Oriana Fallaci, che lo coprì di insulti perché sarebbe voluta essere lei la prima a intervistare la diva. Una parte dell’intervista viene pubblicata da Epoca nel marzo del 1956. Consigliamo vivamente la lettura:

Vacanze italiane per Marilyn – di Nantas Salvalaggio

Nel 1956 inizia forse il periodo più felice, sereno e appagante della vita di Marilyn Monroe, che culmina con la relazione con Arthur Miller. Nel giugno 1956 viene annunciato il matrimonio. Giornali, sociologi, corsivisti si lanciano nell’analisi di questa unione apparentemente squilibrata. Epoca dà l’annuncio nel numero dell’8 luglio:

0301-Arthur-MillerHa sposato il dramma

Il soggiorno newyorkese e il matrimonio con Miller tengono un po’ l’attrice lontana dal cinema. Il pubblico ha comunque bisogno che Marilyn compaia sui rotocalchi, per un motivo o per l’altro, per esempio questa Italia domanda del gennaio 1957:

Queste le peggiori strenne della loro vita

O questo breve servizio fotografico su una danza col marito nella cronaca mondana dell’aprile ’57:

Marilyn danza per 30 milioni di americani

Ancora nel 1957 e poi nel 1958, in attesa di altre notizie sulla sua vita artistica, eccola riapparire in un articoletto leggero sulla seduzione e in un servizio fotografico sul suo menage con Arthur Miller: una coppia serena in attesa di un bimbo.

Le tre maniere di sedurre gli uomini

Dietro la facciata di casa Miller

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Marzo 1959: eccola che gioca a travestirsi come le “divine” del passato, con la sua bellezza e il suo intuito. Le fotografie del servizio sono di Richard Avedon, uno dei più grandi ritrattisti del ’900, mentre la presentazione è dello stesso Arthur Miller:

Mia moglie Marilyn – Marilyn fa rivivere le grandi incantatrici

Un servizio sul famoso “Actors Studio” di Lee Strasberg, nel quale si formano i grandi attori di teatro e di cinema. Un po’ di storia della gloriosa accademia e una carrellata dei personaggi, tra cui la nostra Marilyn (giugno 1959):

La fabbrica dei grandi attori

Nella primavera del 1959 esce “A qualcuno piace caldo”, del grande Billy Wilder, con Marilyn nuovamente sul set dopo due anni di assenza. In questa pellicola l’attrice recita, canta e balla da grande professionista, ma a detta di Wilder si comporta sempre più da prima donna, ritardataria e inaffidabile. Qualcuno osa paragonarla all’altra “grande” del momento, la soprano Maria Callas.

Marilyn è bravissima ma è peggio della Callas

A-qualcuno

Nello stesso anno, nella sua rubrica “Diario di una scrittrice” Alba de Céspedes affronta l’argomento “Marilyn”. Il suo giudizio è molto benevolo e, se vogliamo, dissacrante: “Tra tanti progetti o rovine di donna, soltanto Marilyn Monroe sembra una donna compiuta, viva, e consapevole e felice di esserlo”.

Marilyn Monroe non è più un idolo

Il 14 febbraio 1960 Epoca pubblica la traduzione di un lungo articolo di Stephane Groueff, ancora una biografia romanzata che parte dall’infanzia triste con genitori adottivi alcolisti e poco di buono e culmina col successo planetario. Intanto lei sta girando Facciamo l’amore, con Yves Montand

Senza Famiglia: il romanzo di Marilyn

Il film con Montand ha fatto nascere insistenti voci di un flirt. I pettegolezzi vengono immediatamente tacitati con una “amichevole” cena a quattro: Montand-Signoret, Miller-Monroe, architettata per dimostrare che vi è solo una sincera amicizia tra i due attori…

La più bella vittoria di Marilyn

Settembre 1960. Un servizio fotografico mostra un volto stanco, sfiorito, forse angosciato. Esaurimento nervoso?

L’angoscia distrugge la bellezza di Marilyn

Clark Gable muore nel novembre 1960, pochi giorni dopo aver terminato le riprese del film The misfits (Gli spostati) con Marilyn Monroe e Montgomery Clift. Contemporaneamente finisce lil matrimonio tra Marilyn e Arthur Miller, forse a causa di un presunto flirt con Montand, forse a causa dell’insofferenza di Miller. Certamente però “scambiarsi le seggiole sul set porta male”, come dimostrano le foto in questo servizio.

Clark conosceva il segreto di Marilyn

Profilo-1960Siamo così arrivati al dicembre 1960. L’America ha appena eletto John Fitzgerald Kennedy alla Presidenza, in un duello all’ultimo voto con Richard Nixon. Una ventata di entusiasmo pervade la Nazione, ma in questi giorni Marilyn è triste, triste e sola. La si incontra, nel gennaio 1961, a pranzo a New York in compagnia del suo precedente marito, Joe di Maggio.

Joe è sempre stato il mio miglior amico

La rubrica “italia domanda” si occupa, nel luglio del 1961, di descrivere (o meglio far descrivere da personaggi famosi) il carattere della diva:

Spiritosa volitiva scrupolosa: questa è la vera Marilyn

Maggio 1962: dopo due anni di assenza dal set Marilyn è tornata ad Hollywood, dove sta girando Qualcosa da dare con Dean Martin. Appare dimagrita e in buona forma ma “diversa”, forse più matura e consapevole.

Più strana, più magra

Trucco-parrucco-300

 

Luglio 1962: Marilyn Monroe ha appena compiuto 36 anni. Un servizio spietato su Epoca la vuole mostrare invecchiata e nevrotica, ossessionata dalle rughe:

Un numero svela il suo crollo: trentasei

E infine l’agosto 1962 (non ci saremmo mai voluti arrivare):

Strillo-cover-morte

Il 5 agosto 1962 Marilyn Monroe viene trovata morta nella camera da letto della sua casa a Brentwood, Los Angeles. Il primo numero utile di Epoca che possa coprire la sconvolgente notizia è quello del 12 agosto. Vengono pubblicati, in traduzione, un articolo di Edward Collins e una cronaca ora per ora apparsa sul New York Herald Tribune, per un totale di 13 pagine

Perchè è morta Marilyn Monroe – Questa cronaca ha commosso l’America

La settimana successiva viene proposto un bellissimo ricordo: un’intervista, o meglio una chiacchierata confidenziale raccolta dal giornalista Richard Meryman pochi giorni prima della tragedia, illistrata dalle magnifiche foto di Allan Grant:

Sono una povera bambina abbandonata…

1962-foto-GrantÈ cominciato il dopo-Marilyn

Il dopo-Marilyn comincia subito dopo la morte dell’attrice, con la raccolta di tutto il materiale fotografico, archivistico, cartaceo riguardante la sua vita. Ogni tanto, da allora e per sempre, salta fuori un nuovo articolo, un’intervista con qualche testimone, governaante, collega, regista o altro. Tutt’ora, ogni tanto, Marilyn Monroe appare sulla copertina di un rotocalco o in un servizio televisivo, con qualche “nuovo” dellaglio della sua straordinaria vicenda. E, a farla da padrone, sono senza dubbio le fotografie.

AnniversarioNell’agosto 1963, in occasione dell’anniversario, Epoca dedica all’attrice una biografia per immagini:

Marilyn: il suo ricordo è già una favola

Corea-1954

Sempre nel 1963, a partire dal numero 673 (18 agosto), tre servizi fotografici ricordano le fasi salienti della vita dell’attrice, dall’arrivo del successo travolgente fino agli anni della depressione. Li abbiamo raccolti in un unico documento di 20 pagine:

L’Album di Marilyn

Siamo a febbraio del 1964. Arthur Miller porta in teatro una commedia che alcuni definiscono “indecente”, nella quale racconta la vita coniugale con l’attrice e la sua morte disperata:

Ho ucciso mia moglie Marilyn?

Epoca non parlerà più di Marilyn Monroe per i successivi anni, cioè per tutti gli anni ’60 e i primi ’70. Il ricordo si risveglierà in prossimità del decimo anniversario, come sempre succede. Ecco un numero del 1972 dove viene pubblicata una breve struggente poesia dell’attrice:

Ninna nanna Marilyn

Siamo nel 1973, il mito ormai si è consolidato, ma dalle celebrazioni si passa alle speculazioni sulla vita della diva. Salta fuori il dossier Kennedy: Fu l’amante del Presidente? È vero che sognava di sposarne il fratello Bob? È vero che fu “scaricata” dalla Fox senza tanti complimenti pochi mesi prima della morte?

Grandi-miti

Ecco un lungo servizio per la serie “I grandi miti del cinema”, firmato Francesco Madera, apparso il 27 maggio 1973:

Marilyn, l’amore segreto per Bob

Nel 1979 esce un corposo dossier: le rivelazioni di Lena Pepitone, la cameriera che le era vissuta accanto negli ultimi cinque anni. Si tratta chiaramente di un’operazione commerciale, ma serve a tenere ancora vivo il mito. Epoca lo pubblica in quattro puntate con un vasto corredo di foto, alcune molto sexy e inedite:

Quello che non avete mai saputo di Marilyn

Arriviamo al 1982: vent’anni dopo la misteriosa morte del simbolo sexy del ’900. Un servizio in tre puntate racconta ancora una volta la vita tormentata e mostra le immagini, aggiungendo quelle inedite che negli anni precedenti erano state proibite, tra cui la famosa foto del calendario, scattata prima dell’inizio della carriera cinematografica, insomma l’immagine da cui tutto partì:

NudaBella più di Venere

Così si conclude il materiale in nostro possesso, ma non certamente la storia del mito di Marilyn Monroe, che ci è piaciuto seguire e rivisitare nella cronaca dei suoi stessi anni, prima che il tempo e il merchandising la trasformassero in una sagoma di cartone.

(ultimo aggiornamento 19 febbraio 2016)

Stiamo pensando di raccogliere tutta la documentazione su Marilyn Monroe in un libro-dossier con dvd. Se sei interessato ti preghiamo di farcelo sapere, dato che abbiamo bisogno di un certo numero di adesioni per poter avviare la pubblicazione. Senza impegno s’intende! scrivici all’indirizzo generale info@xedizioni.it

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