Lo scorso fine settimana ho partecipato con le mie illustrazioni all’esposizione organizzata da Artelier 63 per questa primavera. Un gruppo di pochi creativi riuniti e spinti dalla forte energia di Giovanna e Federica. Abbiamo avuto il riconoscimento di un grande pubblico e ormai vi sarete accorti che l’illustrazione e il visual design sono tra le nostre principali attività insieme all’editoria rivolta alle nicchie dalle piccole tirature; il nostro calendario è ormai atteso ogni anno e una delle illustrazioni del 2016 è stata selezionata e inserita nella prestigiosa galleria dell’American Illustration (che ancora mi tremano le ginocchia). Tutto questo non sarebbe possibile senza il contributo di mani e menti preziose, degli stimoli e le ispirazioni che arrivano da un libro o un film consigliato, una conversazione costruttiva, e per me in genere lo sono quelle che non hanno nessun interesse se non quello di un passaggio di informazioni che siano emotive o estetiche. In questi giorni dell’esposizione ho avuto modo di ascoltare diversi pareri e per alcuni non c’è niente di lieto da rappresentare ma solo da contestare e certamente indurre a pensare condivido in parte ma cerco di infilarmi lo stesso in una zona libera dove posso prendere e trasformare ciò che è in ciò che vorrei. Un teatro variegato dove la finzione diventa realtà e non ci sono protagonisti e comparse.
Vi racconto in queste immagini Il nostro lavoro senza cantarcela troppo e continuando la nostra grande impresa, quella di farlo con gran piacere. Nella pagina di Artelier 63 troverete invece, le foto dell’evento e tutte le informazioni dei partecipanti.
Enrica
I laboratori di Duplex per la stampa serigrafica
(l’esposizione all’Artelier 63)