Il settimanale “Epoca” fu moderno per i suoi tempi, basando la sua forza su pochi ma stabili elementi, per esempio alcune rubriche destinate a creare dibattito e, come si direbbe oggi, fidelizzazione. Alcune di queste si basavano sulle lettere dei lettori, per esempio “Dalla parte di lei”, curata per molti anni da Alba de Cespedes, di cui abbiamo parlato diffusamente in queste pagine e di cui abbiamo pubblicato un estratto in volume alcuni anni fa (Dalla parte della Ragione). Un’altra rubrica-pilastro fu Italia domanda, numerose pagine dedicate a fornire risposte ai più svariati quesiti del lettori, dall’esistenza dell’anima ai viaggi interplanetari. Un apposito team di “risponditori” era pronto a ricevere le domande che via via arrivavano e venivano smistate secondo la competenza. Ciò che non tutti sanno è che questa rubrica fu ideata e condotta nei primi tempi da Cesare Zavattini, il quale anzi l’aveva progettata inizialmente come una pubblicazione a sé stante, ma non riuscì mai a farla partire. Ci riuscì con l’aiuto di Mondadori, e andò avanti per parecchi mesi. Poi abbandonò per disaccordi ideologici con l’Editore, ma la rubrica Italia domanda continuerà per tantissimi anni.

Su una pagina culturale del Sole 24 Ore di qualche anno fa si parla proprio di qesta vicenda, in occasione dell’allora 50° anniversario della fondazione di Epoca. Ci permettiamo di linkare qua sotto l’articolo di Laura Leonelli tratto dall’archivio:

Quando Zavattini fece “Epoca”

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